Nella giornata di ieri, Kimi Raikkonen è stato a Maranello per lavorare al raikkonen pit stop bahrainsimulatore in vista del Gp d’Australia, da lui vinto in due occasioni. Il campione del mondo 2007 ha provato diverse soluzioni di assetto, cercando di capire quali soluzioni possano adattarsi meglio alla F14T.
“La pista non è particolarmente difficile,” ha ammesso Raikkonen al sito ufficiale della Ferrari. “Si tratta di un circuito cittadino, ma per come è strutturato sembra quasi una pista permanente. Certo, se non hai la vettura ben bilanciata, allora la vita diventa dura, perchè si può perdere molto tempo da chi invece ha indovinato la messa a punto. L’unico caso in cui questa pista diventa difficile è quando piove. Lì, tutto si complica: l’asfalto è veramente scivoloso e le righe bianche rischiano di rivelarsi una vera e propria trappola.”
Quando si parla di Melbourne, non si può non citare la prima gara di Raikkonen in Ferrari, il Gp d’Australia 2007, nel quale Iceman realizzò la pole position e poi andò a prendersi la vittoria. Ma Raikkonen non dimentica nemmeno la vittoria dello scorso anno, presa di forza e intelligenza tattica. “Ricordo bene quella prima vittoria con la Ferrari. Non poteva esserci un esordio migliore per il mio settimo anno in Formula 1: vinsi dominando fin dalle qualifiche. L’anno scorso ho colto il successo e ho stupito molte persone, perchè a differenza del 2007 non partivamo come favoriti. Per questo, se dovessi comparare i miei due trionfi in Australia, devo dire che preferirei quello dell’anno scorso, perchè arrivò dopo un inverno molto difficile per la Lotus.”
Raikkonen è convinto di avere una buona vettura tra le mani, però non azzarda alcun pronostico per Melbourne. “Non sono abituato a fare previsioni, e quest’anno ancor di più: andiamo in Australia con vetture completamente nuove, secondo me il campo è molto aperto, può succedere qualunque cosa. Noi a Maranello abbiamo lavorato molto. La F14T sembra una buona macchina, ma sarà la pista a dire chi è più veloce. Aspettiamo di iniziare a girare per fare delle valutazioni che abbiano almeno qualche dato su cui basarsi.”
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