24 gare senza ritiri. Ininterrottamente a punti da più di un anno, dopo che si era preso due anni di pausa. Stiamo parlando di Kimi Raikkonen, vero mostro di continuità dall’alba della stagione scorsa.I numeri sono effettivamente impressionanti e a guardarli non può davvero più sorprendere nessuno il suo terzo posto mondiale l’anno scorso e il suo attuale secondo, a 10 punti da Vettel.
Nel 2012, prima stagione dopo il periodo di due anni dedicato al rally, il finlandese ha completato tutte le 20 corse. È salito sul podio 7 volte, ha vinto una gara (Abu Dhabi).
La moda (inteso come l’indicatore matematico del valore più frequente) è stato il quinto posto, centrato quattro volte, seguito dal secondo, dal terzo e dal sesto a pari merito (tre volte ciascuno). Una sola volta fuori dalla zona punti, in Cina, dove si classificò 14°. Ha avuto una media di 10,35 punti a gara.
E se il buongiorno si vede dal mattino, quest’anno Ice Man avrà un ritmo ancora più indiavolato: finora ha totalizzato 67 punti, con una media di 16,75 a Gran Premio. Come già detto, ogni volta che è salito sul podio in queste prime quattro gare ha toccato solo i due gradini più alti (primo in Australia, secondo in Cina e in Bahrain). A Sepang è giunto settimo.
In poche parole l’affidabilità della Lotus e la guida pulita, veloce e poverissima di errori e sbavature di Raikkonen formano un duo micidiale. La Red Bull e Vettel lo sapranno già, ma devono davvero prestare massima attenzione alla monoposto nero-oro numero 7, attualmente l’avversario numero 1 della scuderia campione in carica. Prima della Ferrari: lo dicono le due attuali classifiche piloti e costruttori. Lo dice questa sequenze ininterrotta di piazzamenti del finnico, prova ulteriore del ruolo da protagonista che questa Lotus e l’ex ferrarista avranno nel corso della stagione.
Nota: siamo andati a controllare a quando risale l’ultimo ritiro di Kimi: 12 luglio 2009, Gran Premio di Germania al Nurburgring.
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