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Kimi Raikkonen Italia Forum

Incompreso e anticonformista: Kimi Raikkonen, un pilota che divide, Irrequieto, schivo, veloce, anticonformista, glaciale, laconico. In due parole: Kimi Raikkonen.

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ElyKimi
view post Posted on 6/3/2013, 19:03     +1   -1




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33 anni compiuti lo scorso 17 ottobre, possiamo considerare il finlandese come uno dei piloti più talentuosi dell’ultimo decennio, troppo spesso snobbato nel paragone con i vari Alonso, Schumacher, Hamilton e Vettel.

Che lo scandinavo avesse classe lo si intuì sin dal suo debutto in Formula Uno con la Sauber nell’ormai lontano 2001: da esordiente concluse al decimo posto nella generale con due quarti posti in Austria e Canada come migliori risultati.

Le capacità del nativo di Espoo, cittadina situata nel Sud della Finlandia, furono da subito notate dalla McLaren: la scuderia d’Oltremanica sborsò ben 50 milioni di euro per affiancare Kimi a David Coulthard. L’esperienza con le Frecce d’Argento durò cinque anni, costellati da 9 vittorie e due Mondiali persi in volata nel 2003 e nel 2005 rispettivamente con Michael Schumacher e Fernando Alonso.

Nel 2007 avvenne l’approdo in Ferrari, di per sé storico nei suoi risvolti. Nelle stagioni successive si disse che Schumy decise di dire addio (momentaneamente) alla Formula Uno proprio per lasciare spazio al giovane e promettente finnico. Tra Kimi ed il “popolo rosso” nacque un amore strano, difficilmente decifrabile, ma sincero. Sostituire il Kaiser nel cuore dei supporters di Maranello sarebbe stato difficile per chiunque, figuriamoci per un tipo taciturno e poco amante dei riflettori. Eppure Raikkonen si guadagnò stima e rispetto a suon di risultati, vincendo nel 2007 uno dei Mondiali più pazzi di tutti i tempi, recuperando ben 17 punti nelle ultime due gare all’accoppiata McLaren formata da Alonso ed Hamilton e beffandoli proprio sul filo di lana.

Forse appagato dopo la conquista del titolo, l’esperienza ferrarista del finlandese andò progressivamente in calando nelle due annate successive. Raikkonen non ha mai negato di aver sofferto non poco l’enorme pressione generata inevitabilmente dal rappresentare la scuderia più vincente di tutti i tempi. Si sentiva in gabbia, lui da sempre abituato a vivere le corse come una sfida quotidiana con i propri limiti.

Ecco spiegata la scelta di lasciare il dorato circus della Formula Uno per approdare nel più casereccio mondo dei rally. Kimi voleva rimettersi in gioco, sentire l’ebbrezza di una nuova sfida. Voleva ritrovare sé stesso. L’esperienza tra i fuoristrada si rivelò senza infamia e senza lode (concluse per due volte al decimo posto della classifica generale), ma ebbe l’effetto di riaccendere in lui il fuoco sacro: Raikkonen, dopo tre anni di esilio, capì di essere ancora un pilota in grado di vincere in Formula Uno.

L’opportunità per il grande ritorno gli fu offerta dall’ambizioso Team Lotus, marchio dal passato glorioso, ma oggettivamente distante dalle prime posizioni ad inizio 2012. A conti fatti, una scommessa vinta: Raikkonen, non accusando in alcun modo la lunga inattività e, soprattutto, i cambiamenti regolamentari avvenuti nel corso degli anni, fu l’unico pilota a concludere in zona punti tutti e 20 gli appuntamenti stagionali, tornando alla vittoria nel GP di Abu Dhabi e rimanendo in corsa per il titolo iridato fino alla penultima gara, prima di chiudere al terzo posto alle spalle di Vettel e Alonso. Un rendimento strepitoso e tutt’altro che scontato se si pensa che i rientri in questo sport non sono mai agevoli (Schumacher docet).

Raikkonen ha 33 anni, ma agonisticamente ne dimostra 6-7 di meno. E’ integro fisicamente ed attraversa il periodo della massima maturazione psicologica, avendo accumulato un’esperienza pluridecennale nel mondo delle corse. Nella gestione della gara, per acume tattico e gestione degli pneumatici, Kimi ha pochi eguali tra la concorrenza. Forse ha perso quello spunto sul giro secco decisivo ai fini della qualifica, tuttavia compensa con una completezza generale che lo rende un pilota migliore di quello del periodo in Ferrari. Ecco perché, con una Lotus E21 visibilmente progredita nel corso dei test invernali (con l’unica incognita rappresentata dall’affidabilità), Kimi Raikkonen va inserito tra i più concreti candidati alla prossima corona iridata.

Avrà tutte le caratteristiche dell’anti-personaggio, eppure il finlandese piace per il suo modo di essere così eccentrico e singolare. Celebre ormai il suo “Lasciatemi stare, so cosa sto facendo” in risposta via radio alla squadra durante il trionfale GP di Abu Dhabi. Un fuoriclasse non convenzionale nella Formula Uno dei formalismi. E forse, proprio per questo, così tanto amato.

http://www.f1passion.it/2013/03/f1-incompr...kimi-raikkonen/
 
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Manu?
view post Posted on 13/3/2013, 16:50     +1   -1




Ma colui che ha scritto l'articolo è davvero sicuro che Kimi ha asciato la formula 1 perchè "troppo appagato" dalla vittoria del mondiale 2007?. Consiglio allo scrittore del pezzo di fare due + due e capire il vero motivo, che ha un nome un cognome ed uno sponsor: Fernando Alonso- Santander con tanti soldoni per pagare i debiti vari di Ferrari....
 
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ElyKimi
view post Posted on 14/3/2013, 21:39     +1   -1




Beh, come sempre, fa comodo pensare che sia stato lui a "stancarsi" della F1 senza davvero analizzare a fondo come sono DAVVERO andate le cose...
 
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Kimi's blue flags
view post Posted on 26/3/2013, 00:42     +1   +1   -1




CITAZIONE (Manu? @ 13/3/2013, 16:50) 
il vero motivo, che ha un nome un cognome ed uno sponsor: Fernando Alonso- Santander con tanti soldoni per pagare i debiti vari di Ferrari....

Hanno paura a pronunciare il suo nome :lol:
Persino lui si fa chiamare NOI :B):

Vedi Alettone malesiano.
 
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3 replies since 6/3/2013, 19:03   143 views
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