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Kimi Raikkonen Italia Forum

Etica e sport sono un’altra cosa, Ferrari, comunque vada sarà un insuccesso: non si tratta così Massa.

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ElyKimi
view post Posted on 22/11/2012, 19:12     +1   -1




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Va bene che Pierre De Coubertin era un idealista: in fondo, gli dobbiamo “soltanto” le Olimpiadi. Va bene che in questa valle di lacrime, qual è anche lo sport moderno ostaggio del business, conta solo vincere. Va bene che i regolamenti sono i regolamenti e, se presentano anche solo una sfumatura di grigio, c’è sempre qualcuno pronto a infilarsi nelle loro pieghe. Va bene tutto.

Ma, a mano a mano si allontana la cronaca di Austin e si avvicina quella di Interlagos, cresce il rammarico per ciò che la Ferrari ha fatto sul circuito texano, soprattuto pensando a che cosa sia la Ferrari, che cosa rappresenti la Ferrari, quali valori di serietà, efficienza, organizzazione, spirito di sacrificio incarni il Mito Rosso.

In Texas, la scuderia di Maranello ha deliberatamente provocato la penalizzazione di Massa, che ha perso cinque posizioni sullo schieramento iniziale, per consentire ad Alonso di guadagnare un posto e, soprattutto, di guadagnarlo dalla parte pulita della pista. Risultato: lo spagnolo è schizzato subito dal settimo al quarto posto, anche se, esauriti gli effetti immediati del giochino, alla fine è arrivato sul podio accusando una quarantina di secondi da Vettel, giunto secondo a ridosso di Hamilton, primo con soli 6 decimi di vantaggio.

Gioco di squadra, capolavoro tattico, mossa geniale: ne abbiamo lette e sentite di tutti i colori, fra i corifei ferraristi, purchè passasse in fanteria il machiavellismo in salsa texana. Che, invece, dimostra che etica e sport siano un’altra cosa. E chissenefrega del fine giustifica i mezzi e delle altre facezie, ammanniteci per giustificare la “furbata regolamentare”, ultimo ossimoro del Circus.

Ha perfettamente ragione il Maestro Leo Turrini che, dando 10 a Massa nelle pagelle del suo blog su quotidiano.net, sostiene apodittico: “Mi sono già espresso sulla briatoresca vicenda che ha riguardato il cambio della sua Ferrari. Trovo penoso che gente che fa il mio mestiere esalti la ‘mossa’: dai, ragazzi, se a parti inverse l’avessero fatto la Red Bull o la McLaren ci saremmo (cioè, vi sareste: non i cloggari, i giornalisti) stracciate le vesti. Io capisco e comprendo, come ho scritto, la furbata di mio fratello Dom, ma, mi ripeto ancora, non la condivido, ho un’idea diversa di etica e di sport. Confermo che andrebbe immediatamente cambiata una regola che permette cose del genere e stop”.

Un segno dei tempi lo dà anche il titolo del commento della Gazzetta, firmato Umberto Zapelloni: “Ogni mezzo è lecito per rimanere aggrappati a Vettel”. Nel testo poi si legge: “In ballo c’è il mondiale e ogni mezzo (lecito) per restare in corsa è ben accetto. Anzi, incoraggiato, visto che non si sta gareggiando contro dei santerellini, ma contro una squadra che le aree grigie del regolamento le ha sapute sfruttare benissimo. Potrà essere giudicato poco sportivo (poco?) soprattutto nei confronti di Felipe Massa, penalizzato di 5 posizioni, ma questa è la F1 di oggi.

Lo sport, forse (forse?) è un’altra cosa. Ma qui governa Bernie Ecclestone e non il barone De Coubertin. Ecco, bravi. Tenetevi Ecclestone che noi ci teniamo De Coubertin. Immortale non per caso.

www.f1passion.it/2012/11/f1-etica-e-sport-sono-unaltra-cosa/
 
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