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Kimi Raikkonen Italia Forum

"SALTO MOTEGI PERCHÉ HO PAURA", ALBERTO GASPARRI28/09/11

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ElyKimi
view post Posted on 28/9/2011, 10:16     +1   -1





Corti: io coerente, gli altri piloti no

Domenica si corre il discusso GP del Giappone del Motomondiale. Una gara che i piloti non avrebbero voluto disputare per la vicinanza con la centrale di Fukushima. Eppure a Motegi ci saranno quasi tutti. Uno dei pochissimi che ha detto "no" è Claudio Corti, protagonista in Moto2. "Perché? Perché ho paura. Io sono stato coerente, gli altri no. Alla fine comandano i soldi", ha detto il 24enne comasco del team Italtrans a Sportmediaset.it.

"Avevo deciso da tempo che non sarei andato e così è stato - ha raccontato Corti mentre la quasi totalità dei suoi colleghi era in partenza per il Sol Levante - . Già ci sono tanti rischi, mi sembrava inutile andarsene a cercare altri".

-Non sono bastate le rassicurazioni arrivate da più parti?
"Non mi fido, anche perché ci dicono un decimo di quello che è realmente. Magari a me non succede niente, ma se tra dieci anni mi nasce un figlio con la leucemia o handicappato? O se tra due mi viene un tumore? Chi mi darà una mano? Siamo a 100 km da una centrale nucleare non in sicurezza. E se viene un terremoto?".

-Alla fine, però, si ritrova a casa ad allenarsi, mentre tutti gli altri piloti sono a Motegi...
"Non sono stati coerenti con quello che avevano detto. Qualcuno dei piloti se ne sbatte della centrale, qualcun altro, invece, è stato obbligato dalle proprie squadre più o meno velatamente. Magari, però, ci sarà chi perderà l'aereo...".

-Anche lei ha ricevuto pressioni?
"Io non ho ricevuto minacce da nessuno. Il mio team mi ha lasciato libera scelta e io ho deciso di restare a casa. Tutto qua. E anche se fossi stato in lotta per il titolo credo che avrei fatto la stessa scelta".

-Ha parlato con qualcuno dei suoi colleghi? Magari tra i big della MotoGP
"Nei giorni scorsi ho parlato con Dovizioso, ma anche con Pasini e Simoncelli. Il fatto è che tutti hanno un contratto che devono rispettare, altrimenti sono problemi".

-Si poteva trovare una soluzione diversa?
"Certo. Bastava che fossimo stati tutti uniti. Solo che la Honda e i costruttori giapponesi, che hanno in mano quasi tutto lo schieramento, hanno fatto pressioni su Dorna e Irta e a dover piegare la testa sono stati i piloti".

-Perché si è arrivati a questo punto?
"Semplice: per una questione di soldi. Chi ha preso questa decisione è incosciente. In Giappone vogliono fare vedere che è tutto a posto, che non ci sono problemi, per evitare ripercussioni sulla loro economia. Ma non è così".

-Tornerà in pista a Phillip Island, ma crede che questa presa di posizione condizionerà il suo futuro?
"Non penso. Per l'anno prossimo, comunque, la vedo molto male. Al momento non ho richieste. E sono anche un po' deluso dal fatto che, sia nel Motomondiale, sia in Superbike, tutti ti chiedano soldi per correre. Tantissimi soldi. Certo, devo ammettere che le mie ultime due stagioni sono stati scarse, ma credo anche di valere molto di più. Solo che mi è mancato qualcosa e non capisco cosa".
 
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