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Kimi Raikkonen Italia Forum

Il mondiale di F1 passa per San Paolo. Ecco le strategie di Ferrari e Red Bull, 5 novembre 2010

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ElyKimi
view post Posted on 9/11/2010, 13:39     +1   -1




Ne sono successe di cose sull'asfalto di Interlagos, negli ultimi anni. È qui che, nel 2007, Kimi Raikkonen portò a termine una miracolosa rimonta su Lewis Hamilton, regalando l'ultima vittoria (almeno fino ad oggi) alla Ferrari. Dodici mesi più tardi, sempre a San Paolo, andò in scena quello che, probabilmente, rimane il finale più mozzafiato della storia della Formula Uno. Massa, idolo di casa, aveva tagliato il traguardo da campione del mondo, quando improvvisamente la Toyota di Glock si spense appena prima dell'ultimo rettilineo.


Hamilton lo passò, gelando il box del Cavallino dove già si stava festeggiando. Questione di secondi e il titolo non era più di Felipe. Sono ancora vive nella memoria degli appassionati le incredibili immagini dell'entusiasmo che, come una scarica elettrica, passa dai box della Ferrari a quelli della McLaren.

Dall'anno scorso, però, il Gp brasiliano non è più la gara che chiude il mondiale. Fine delle emozioni a Interlagos, dunque? Nemmeno per sogno. Nel 2009, infatti, i giochi chiusero con una domenica di anticipo. Indovinate dove? A San Paolo, naturalmente. E così fu ancora qui che Button festeggiò la laurea di campione del mondo…

Ecco perché l'appuntamento brasiliano di domenica non è un Gp come un altro. Anche quest'anno, d'altra parte, la partita è tutt'altro che chiusa. Fernando Alonso, che guida la classifica a 231 punti, è tallonato da Webber a undici lunghezze di distanza ma per il rush finale bisognerà fare i conti anche con un certo Hamilton (a quota 210) oltre che con Vettel, ultimo del gruppo degli inseguitori a 206 punti.

Che cosa succederà questa volta sulla pista di San Paolo? Prima di tutto bisognerà vedere quello che riuscirà a fare il pilota asturiano in testa al campionato. Ma i riflettori, alla vigilia del Gran Premio sono puntati soprattutto sulle strategie di gara delle scuderie. Ad accendere le polemiche, se ce ne fosse stato bisogno, arrivano le frasi esplosive e surreali di un magistrato che minaccia addirittura di arrestare il connazionale Felipe Massa se dovesse farsi superare dallo spagnolo. Anche se è difficile pensare che queste dichiarazioni, rilasciate tirando in ballo le leggi sulla frode sportiva, siano qualcosa di più di una nota di colore, sono parole che rendono l'idea della pressione alla quale sono sottoposti i piloti.

«Magari vincesse Massa» abbozza Alonso gettando un po' d'acqua sul fuoco. «Felipe è molto forte qui - ammette Fernando- e la cosa migliore per la squadra, e anche per me, sarebbe che vincesse la gara, portando via 25 punti ai miei rivali...». Un ragionamento che non fa una grinza ma, a parte le battute e i veleni della vigilia, la Ferrari probabilmente cercherà il gioco di squadra. Una scelta ovvia e quasi obbligata, messa in discussione soltanto dal velo di ipocrisia che, oltretutto, la decisione della Fia dopo il Gp di Hockenheim ha, in qualche modo, squarciato. Sanzionando soltanto con una multa i presunti ordini di scuderia impartiti a Massa sul circuito tedesco, la federazione ha infatti dato finalmente un'indicazione in questo senso. Ovvio, poi, che queste situazioni andrebbero gestite in modo meno maldestro rispetto al comportamento adottato dal team di Maranello in Germania…

Al di là dei discorsi di rito, lasciare correre i piloti uno contro l'altro fino all'ultimo Gp ha già fatto perdere il campionato a diversi team. Ne sanno qualcosa alla McLaren ( vedi Hamilton- Alonso e, in tempi meno recenti, Hakkinen e Coulthard). Tra i due litiganti, insomma, il terzo gode. D'altra parte, se quella testa calda di Vettel non avesse buttato fuori Webber in Turchia, forse ora sarebbe l'australiano a guidare la classifica. Certo, quando i due piloti sono così vicini ed entrambi ancora in gara è molto più difficile gestire la situazione. E allora, altro punto fondamentale, sarà il comportamento degli uomini della Red Bull. Soprattutto del tedesco che, a 25 lunghezze da Alonso, potrebbe sottrarre punti fondamentali al suo compagno.

L'ultima incognita è data dall'ex-campione del mondo Lewis Hamilton, del quale conosciamo bene il talento e che certo può ancora dire la sua in questo campionato. Alonso dovrà guardarsi anche da lui, dunque, oltre che dai due colleghi della Red Bull, se vuole davvero vincere il suo terzo titolo.

A conti fatti, comunque, ha ragione l'asturiano. Il miglior regalo che può fargli il suo compagno Felipe è quello di correre una gran gara sul circuito di casa. Inutile dire che se tutto andasse alla perfezione e il brasiliano, anziché tagliare per primo il traguardo finisse la corsa al secondo posto dietro allo spagnolo, nessun ferrarista (e tanto meno Fernando) avrebbe qualcosa da ridire…

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/201...25dGhC#continue
 
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