Gp del Brasile

Brasile, pole a Hulkenberg!
Red Bull battute, Alonso è 5°

La pista umida-asciutta regala qualifiche emozionanti a Interlagos: la spunta il tedesco della Williams davanti alle Red Bull di Vettel e Webber. Poi la McLaren di Hamilton e la Ferrari dello spagnolo. Massa 9°

SAN PAOLO (Brasile), 6 novembre 2010 - L'asfalto umido ma non del tutto bagnato, una qualifica roulette e a Interlagos è uscito il pilota che nessuno si aspettava: Nico Hulkenberg. Il tedesco della Williams, ha sorpreso tutti e conquistato la pole position del GP del Brasile che domani potrebbe anche assegnare il Mondiale. Ma purtroppo per i tifosi ferraristi Fernando Alonso non è riuscito a fare come i due rivali delle Red Bull, Sebastian Vettel e Mark Webber, comunque bravi a non farsi sorprendere e a conquistare il secondo e il terzo posto. Alonso ha commesso un piccolo errore nel suo ultimo tentativo veloce e domenica dovrà scattare dalla terza fila: davanti a lui anche la McLaren di Lewis Hamilton, senza dubbio un brutto cliente.

ROMPICAPO — Ma cos'è successo a Interlagos? Semplicemente si è cominciata la qualifica in condizioni di bagnato per gomme intermedie e si è disputata la Q3 in condizioni di pista che cominciava ad asciugarsi. Un autentico rompicapo per tutti, alla fine brillantemente risolto da Hulkenberg. Il tedesco, alla prima pole della carriera, nel finale di sessione aveva la vettura con l'assetto migliore e sulle traiettorie appena appena asciutte è stato il più abile. Sicuramente un gran colpo per la Williams, che ha piazzato pure Rubens Barrichello in sesta posizione e che non riusciva a partire dalla pole dal GP d'Europa al Nurburgring del 2005 (con Nick Heidfeld).

PRIMA CURVA — In prospettiva gara, comunque, per la Ferrari non cambia moltissimo, nel senso che si sapeva che sarebbe stata una gara un po' in difesa e così sarà. Con Hulkenberg a infastidire i due delle Red Bull, domani potrebbe accadere di tutto alla prima curva e Alonso cercherà di approfittarne. Si dovrebbe correre sull'asciutto e si è visto che la Ferrari può disputare comunque una buona gara. Notizia meno buona è il nono posto di Felipe Massa dietro a Kubica e Michael Schumacher. Sicuramente una posizione non felice per aiutare Alonso domenica.

COSÌ AL MATTINO — Nelle libere del mattino, disputatesi sotto una pioggia più intensa, il miglior tempo lo aveva stabilito Robert Kubica con la Renault. Il polacco aveva messo in fila Sebastian Vettel. Il tedesco della Red Bull a sua volta aveva preceduto la McLaren di Lewis Hamilton e le due Ferrari di Felipe Massa e Fernando Alonso. Poi la seconda Renault di Petrov e Toro Rosso di Buemi. Mark Webber, principale rivale di Alonso nella corsa al titolo, aveva effettuato pochi giri, solo 6, evidentemente soddisfatto per gli assetti della sua Red Bull. Ma alla fine, oltre che Vettel, si è trovato davanti anche Hulkenberg.

PAURA AL RIETRO IN HOTL DOPO LE PROVE DEL GP DEL BRASILE
A San Paolo Jenson Button sfugge a un agguato di sei uomini armati
Il pilota salvo grazie alle manovre dell'autista della vettura su cui viaggiava: «E' stato una leggenda»



Jenson Button (Ap) SAN PAOLO - Paura attorno al Gp di F.1 del Brasile ma, questa volta, non sulla pista. Jenson Button è sfuggito infatti a un agguato armato a San Paolo, a poche ore dal Gp del Brasile di Formula 1 che si disputerà sul tracciato di Interlagos. Il pilota inglese della McLaren-Mercedes, campione del mondo in carica, era in auto quando ha subito l'aggressione di 6 uomini muniti di armi automatiche. Button stava rientrando in hotel dopo la giornata di prove e qualifiche: solo la prontezza del suo autista, un agente armato, ha evitato guai peggiori. L'auto di Button si è fatta largo nel traffico ed è arrivata rapidamente all'hotel del pilota.

BUTTON ERA A BORDO DI UN'AUTO BLINDATA - A bordo del veicolo, c'erano anche il padre del driver, il manager e il preparatore. La McLaren ha diffuso una nota dopo il drammatico episodio. «Sabato sera, nel ritorno dal circuito di Interlagos a Morumbi, uomini armati hanno provato ad assalire la vettura che trasportava Jenson Button. Nessuno, tra Jenson e gli altri passeggeri, ha riportato danni. La McLaren-Mercedes ha messo a disposizione di Jenson, e del suo compagno Lewis Hamilton, veicoli blindati e guidati da agenti di polizia che sono armati e addestrati». «L'agente che guidava la macchina di Jenson - spiega il team - ha reagito immediatamente con tecniche evasive e si è fatto rapidamente largo nel traffico, portando Jenson e gli altri passeggeri lontano da ogni pericolo fino all'arrivo in hotel». McLaren, ovviamente, si è messa all'opera per potenziare il servizio di sicurezza nella giornata odierna. «Le autorità di San Paolo hanno agito con efficienza per garantire sicurezza supplementare a Jenson e al personale della McLaren», fa sapere la scuderia. Button non ha rilasciato dichiarazioni dopo la disavventura.

IL PILOTA MCLAREN: «L'AUTISTA È STATIO UNA LEGGENDA» - La Bbc riporta poche parole del pilota, che avrebbe definito «un'autentica leggenda» l'abilissimo autista. Più loquace invece Richard Goddard, manager del campione del mondo. «Eravamo usciti dal circuito da 3-4 minuti -racconta-. Penso fossero più di 4 o 5 uomini, saltati fuori da un edificio. Uno brandiva un pezzo di legno, forse una mazza da baseball. Non mi sono accorto di nessuna arma fino a quando non ce l'hanno puntata contro».