| FORMULA 1: ANALISI PROVE LIBERE GP COREA
La Red Bul è impressionante nelle curve in appoggio. La Ferrari è competitiva ma deve perfezionare l’assetto. McLaren velocissima in rettifilo Sono soltanto prove libere, le prime due del Gran Premio di Corea, ma sul nuovo circuito di Yeongam è già battaglia. Sia la Red Bull sia la Ferrari e la McLaren hanno ciascuna motivi per sorridere nei box del nuovo autodromo coreano, dove l’asfalto non si è sgretolato ma però ha ancora un’aderenza tutta dav erificare. Per questo motivo, la prima sessione delle prove non ufficiali ha conta poco o nulla: ne è un esempio la Ferrar, che ha girato con molta benzina e quindi su tempi parecchio alti. Il secondo turno ha visto prevalere Mark Webber e ha confermato che, fra le due diverse “nature”del tracciato, quella più tortuosa ha comunque una certa predominanza sulla parte veloce, almeno per quanto riguarda i tempi sul giro da qualifica. Nel primo settore la monoposto che più ha impressionante è stata la McLaren – con però un guizzo della Mercedes di Rosberg nel finale – negli ultimi due, in particolare nell’ultima curva, le Red Bull hanno stupito con una percorrenza acrobatica. Webber, il giorno precedente le libere, ha scherzato su un presunto segreto tecnico: “Abbiamo una sospensione che varia l’altezza da terra”. Cosa che, naturalmente, è vietata. Ma è stato davvero impressionante come le Red Bull, nelle curve in appoggio, abbiamo spesso la ruota “scarica”, quella interna, sollevata da terra. È indice di un assetto molto rigido, che comunque permette di controllare alla perfezione la sbandata sulle quattro ruote nel semicerchio prima del traguardo. Sebastian Vettel, che è stato attardato da una foratura, ha affermato: “Il primo settore non fa per noi, ma ci rifacciamo negli altri”. La Ferrari si è difesa bene in ogni tratto della pista, specie con le gomme morbide e, al solito, con Fernando Alonso. Sempre prudente, lo spagnolo ha rilevato: “Nel secondo e terzo settore serve molto carico, se alleggerisci l’ala per andare più forte in rettilineo finisci per pagare. Dovremo stare attenti agli assetti e anche alla scelta dei rapporti del cambio, perché le ultime previsioni danno rischio di pioggia anche per la gara”. Felipe Massa, che ha avuto più evidenti problemi di usura sulle gomme, ha incolpa la pista ancora troppo sporca per l’eccessivo sottosterzo ma ha avvertito che “Siamo competitivi”. Come previsto, è toccato al brasiliano il ruolo di cavia per le regolazioni: nel turno del mattino non ha usato il dispositivo “F-Duct” e al pomeriggio sì: il sistema sarà montato su entrambe le monoposto. L’ala posteriore cosidetta soffiata ha funzionato particolarmente bene sulla Renault, che con Robert Kubica ha ottenuto la quarta migliore prestazione. Per il terzo turno delle prove libere e per le qualifiche, tuttavia, cambieranno ancora le condizioni dell'asfalto. E ci sarà da stare attenti.
I tempi della seconda sessione di prove libere
1. Webber Red Bull-Renault in 1'37"942 media 206,568 km/h 2. Alonso Ferrari a 0"190 3. Hamilton McLaren-Mercedes a 0"337 4. Kubica Renault a 0"776 5. Button McLaren-Mercedes a 0"784 6. Massa Ferrari a 0"878 7. Vettel Red Bull-Renault a 1"262 8. Petrov Renault a 1"325 9. Rosberg Mercedes a 1"326 10. Kobayashi Sauber-Ferrari a 1"622 11. Heidfeld Sauber-Ferrari a 1"646 12. Schumacher Mercedes a 1"656 13. Barrichello Williams-Cosworth a 1"870 14. Liuzzi Force India-Mercedes a 1"939 15. Sutil Force India-Mercedes a 2"029 16. Hulkenberg Williams-Cosworth a 2"536 17. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari a 2"636 18. Buemi Toro Rosso-Ferrari a 2"954 19. Kovalainen Lotus-Cosworth a 4"831 20. Trulli Lotus-Cosworth a 4"859 21. Glock Virgin-Cosworth a 5"173 22. di Grassi Virgin-Cosworth a 6"097 23. Yamamoto HRT-Cosworth a 7"224 24. Senna HRT-Cosworth a 8"707
|