Suppongo sia il posto giusto per pubblicare la cosa...
Se andate sul blog di Leo Turrini trovate l'articolo "Dagli amici del Biondino",scritto da me e Christian (ricordate quel commissario di percorso che ci ha avvicinati venerdì pomeriggio?).Christian conosce Turrini e gli ha chiesto se potessimo scrivere un articolo in merito da pubblicare sul suo blog,e il Leo ce l'ha pubblicato!
http://club.quotidiano.net/turrini/dagli_amici_del_biondinoDagli amici del Biondino
EGREGI!!!
E' notte in Sud Africa, il Brasile ha rifilato 3 gol al Cile, mi dispiace x il bloggaro nato là e amen. Io però ho un debito con due fans del Biondino. Giuro che il momento gramo di El Banco in Ferrari non c'entra, con la decisione di pubblicare ora questo contributo di Trince e di Christian. Però, confesso, ragazzi, ma voi scrivete troppo bene: io quasi quasi mi ritiro, vi lascio la baracca e mi dedico ad altro!
Il primo testo è di Trince. Il secondo è di Christian Spunti per il doppio reportage, li ha offerti la apparizione di Raikkonen al rally Lanterna, in Liguria. Ciao a tutti.
TESTO TRINCE
L’Alcolico Biondo (che fa impazzire il mondo!) è una bestia strana, e questo già si sapeva.
Se l’avessero messo al mondo 30-40 anni prima, ecco, allora avrebbe fatto vedere i sorci verdi a tutti in Formula 1: in un ambiente non schiavo dell’immagine come quello odierno, dove l’aspetto predominante era lo sport e non l’apparire bene al tiggì della sera e fare interviste simpatiche, il Finnico avrebbe dato il meglio. Avrebbe bastonato fior di campioni e, se fosse arrivato in Ferrari, non sarebbe certo stato cacciato da uno come il Drake, che i piloti così (zero polemiche, velocissimi, dediti alla causa) li adorava.
Per questo, come dice un famoso Eretico, sta bene dove sta. Ovviamente, parliamo di Kimi Raikkonen.
Ho avuto la fortuna di vederlo per un paio di giorni immerso nel suo nuovo mondo, quello dei Rally. E bisogna dire che è un mondo che gli calza a pennello: niente filtri, niente paddock milionari. E’ un ambiente molto più rilassante e rilassato di quello della F1.
Solo un gruppo di tifosi giunti da tutta Italia, uno striscione “Raikkonen Army” appeso per ore, tra l’ilarità dei meccanici Citroen…e poi, in tarda serata, ecco che arriva Kimi. La folla non gli piace, si vede subito. Il primo autografo lo firma a una ragazza in disparte, lontana dalla folla, poi si concede: passa, quasi stranito da quell’ammasso di persone che lo chiamano, a firmare autografi, prima di salire in macchina e dare inizio allo spettacolo. E che spettacolo! Forse davvero questo Rally della Lanterna è la svolta della sua nuova carriera…
Il mattino dopo arriviamo presto. Siamo solo in 2 o 3 lì davanti al box Citroen, e Kimi passeggia tranquillo. No, la folla non gli piace, è visibilmente in preda all’ansia quando si trova in mezzo ad essa (e chi pensa sia perché se la tira, come certi giornalisti presenti venerdì sera, mi sa che sia in malafede), ma sta cominciando a capire che in Italia ha dei tifosi particolari…
Arriva 2°, Kimi, dopo aver dominato fin dall’inizio, ad un’inezia da quel mostro di Sebastien Ogier. Dal podio, finalmente realizza che l’affetto di quei tifosi un po’ pazzi, che per 2 giorni sono stati senza tentennamenti la sua ombra, non lo mollerà mai. E allora si scioglie definitivamente: si concede alle macchine fotografiche, ci sorride, ci saluta, viene verso di noi e ci spruzza di spumante, si porta il mio/nostro striscione sul podio e lo usa per avvolgere le coppe.
Eccolo, Kimi Raikkonen.
Seguo assiduamente la Formula 1 da tanti anni, ma davvero nessuno, tolto forse lo Zione di Kerpen, mi ha mai regalato emozioni forti come questo biondino del Nord. Ora ancora di più.
Non ho indugiato sull’aspetto tecnico dell’evento, c’è chi lo farà molto meglio di me. Volevo solo raccontare quella che è stata una piccola avventura durata due giorni. Un’avventura che certe persone non scorderanno facilmente…
Infine, lasciatemi aggiungere solo due parole: kiitos, Kimi.
Trince
TESTO CHRISTIAN
Tutto inizia ai primi di aprile. Kimi a Genova per il Lanterna.
Prima una notizia sussurrata, ma poi una bellissima conferma!
Per me il Santo Bevitore è pur sempre un Campione del Mondo Ferrari, insomma uno che ha portato in alto la Rossa; pensarlo in strada con me al rally di casa mi fa un po’ effetto.
Parte però l’incubo: non potrò fare il tifoso, sono pur sempre parte dello staff del Lanterna, insomma. Vabbé, cercherò di strappargli qualche parola, un autografo, ma poi dovrò fare il “serio”, uffa!
Così, eccomi al quartier generale del rally.
E’ venerdì, un caldo dell’accidente, un sole che brucia, penso che IceMan sarà o sciolto o sotto quintali di crema protettiva.
Invece Kimi è all’apice della sua professionalità. Quando dice che la F1 non gli manca è vero.
Ricognizioni pre rally fatte iper seriamente, studiando tutti i centimetri delle prove speciali, shakedown nell’entroterra e poi via di corsa verso Genova, sempre con il fido navigatore a fargli da scorta.
Arriva in fiera e scende prima a piedi e poi in macchina a vedere quello che i genovesi molto pomposamente chiamano circuito (un toboga da 700 metri da ripetere quattro volte). Perdere qualche decimo qui non compromette il rally, però scende come se fosse la speciale più lunga del WRC.
Si capisce che non lascerà nulla al caso, ma anche che IceMan è realmente IceMan. Divide, c’è chi dice che è antipatico e cafone e chi dice che semplicemente è “allergico” alla folla.
Unico strappo alla regola, il sottoscritto e la mia dolce metà: due autografi, due parole due (no, non sono riuscito a sapere di quella sera…) ed un paio di sorrisi.
Poi, giù a scambiare nuovamente opinioni con Lindstrom e con i tecnici Citroen. Non sembra uno che fino all’anno scorso si calava in un angusto abitacolo di Formula 1, sembra nei rally da una vita.
Alla sera, le impressioni diventano realtà.
Kimi guida a meraviglia, mai visto in tutti questi anni un fenomeno simile nel toboga della fiera!
Certo, viene battuto da Ogier, ma quello è un extraterrestre, per ora.
Anche le sensazioni legate a IceMan si confermano: lo speaker rischia di essere investito…
E poi il resto del rally. Molti dicono che il Lanterna è difficile, speciali selettive.
Beh, Vidi, Vinci, Kimi. Peccato sempre per quell’extraterrestre di Ogier, altrimenti a Genova avremmo festeggiato la prima vittoria di Kimi il Rallysta.
Il finale di IceMan però è diverso. Ride quando gli presentano una ragazzina impacciata come traduttrice e poi si vede che si è divertito. Forse sono anche quelli della Raikkonen Army…
Sensazioni finali da tifoso e addetto ai lavori?
La F1 ha perso un Campione del Mondo, ma il WRC (e le gare minori) hanno trovato un protagonista.
Peccato per il carattere. Questo essere poco latino può essere visto come una forma di snobbismo, invece è IceMan, si scioglie con calma e solo se si fida. Certo che me lo immagino l’impatto in quel di Maranello…
Spero che torni a Genova. Vorrei rivederlo
E vorrei vederlo vincere nel WRC, così per far capire che nell’automobilismo prima del carattere, della simpatia, della comunicatività, ecc, viene il PIEDE.
CHRISTIAN
Edited by Trince - 29/6/2010, 09:43
non come kimi e bellissimo 
forza kimi raikkonen :B):o rally o formula uno